La purezza di un diamante si giudica osservandolo all’alba, alla luce di una finestra che si apre a nord. Una luce fredda e tagliente che investe, esalta e distrugge.
Operazione Luce del Nord, ancor prima di essere un noir tratto da un magistrale racconto di Giampaolo Simi, è la storia di due amici: Fabio, inquadrato, l’uomo delle scelte giuste, sovrintendente di Polizia, e Domenico, intenso, sognatore, eterno viaggiatore.
Genova, un appostamento al porto, la missione del sovrintendente Fabio Derna è fermare un traffico di diamanti. Riceve una soffiata. Sta arrivando un corriere con una nuova partita. Un attimo prima dell’arresto si accorge che il bersaglio è il suo vecchio amico Domenico Fiore, che non vedeva da anni. Riesce a ritardare l’arresto quel tanto che basta per prendere i diamanti senza che lo stesso Domenico se ne accorga. Quando Michele Conte, collega di Fabio, e altri agenti fanno irruzione in casa di Domenico, non c’è più niente da sequestrare. Domenico rimane libero, ma ora ha altri problemi. Il committente, un trafficante di nome De Vaerecken, non ha molta fantasia. Non abbastanza per accettare una qualsiasi scusa a giustificazione di una partita di diamanti svanita. Se prima Domenico era nei guai, ora è un morto che cammina. De Vaerecken lo vuole eliminare. Sa troppe cose e non deve essere catturato dalla Polizia. Fabio è l’unico che può riuscire a trovare l’amico prima di De Vaerecken. Nella corsa contro il tempo per salvare Domenico, la sua fidanzata Valeria e il bambino che deve nascere, Fabio ripercorre la Genova della sua memoria, la Genova che aveva visto lui e Domenico amici per la pelle. I due amici si ritroveranno ma in un finale che non risparmierà sorprese e colpi di scena.